Elezioni, Sicilia nel caos: errata interpretazione di una nuova norma stravolge i risultati

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Un’errata interpretazione da parte degli enti locali sulla conta dei voti delle amministrative in Sicilia rischia di capovolgere alcuni risultati elettorali per le amministrative, soprattutto dei piccoli comuni siciliani. Infatti, secondo la legge regionale, la percentuale delle preferenze al sindaco va calcolata non soltanto sulle schede in cui gli elettori hanno espresso la preferenza al primo cittadino, bensi’ sulla base dei voti validi, quindi tutte le schede, escluse quelle bianche e nulle. Il che vuol dire che le attuali percentuali relative ai voti ottenuti dai sindaci, calcolate dagli uffici comunali, si abbasseranno e in alcuni casi notevolmente. Per quanto riguarda invece le liste, i voti vengono calcolati soltanto se sulla scheda e’ stato contrassegnato il simbolo del partito o e’ stato scritto il nome del candidato a consigliere. Per i risultati relativi ai capoluoghi Palermo, Agrigento e Trapani, nella sostanza nulla cambia, tranne registrare percentuali piu’ basse. In alcuni Comuni, invece, come il caso di Sciacca, il candidato a sindaco del centrodestra, Fabrizio Di Paola, ieri vincitore al primo turno con circa il 52% di voti, ora dovra’ andare al ballottaggio con il candidato del centrosinistra Gioacchino Marsala, che ha ottenuto 19,49% dei voti.

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