La sede era costata 485.000 euro di affitti fino al 2010, ma la scuola non è mai entrata in funzione.
Il passato Governo, dimostrando grande sensibilità alle richieste di Bossi, nel 2008 aveva varato il progetto di istituire ben tre sedi diverse per la Scuola di Magistratura (Firenze per il Centro, Benevento per il Sud e appunto Bergamo per il Nord).
Avere una sede della Scuola di Magistratura a Bergamo, nel pensiero di Bossi e Calderoli, era considerato il primo passo verso la creazione di una magistratura padana, indipendente da quella del resto d’Italia.
Squisitamente “bossiana” fu la giustificazione addotta dall’ormai ex capo della Lega Nord per quella scelta: l’ex leader maximo asseriva infatti che si sarebbe sentito più tranquillo se un magistrato che avesse dovuto giudicarlo capisse il suo dialetto.
Nei giorni scorsi l’attuale Governo, nella persona del Ministro Severino, ha invece stabilito che è sufficiente una sola sede della scuola, a Firenze.
A Bergamo la Lega, appoggiata dall’UDC locale, adesso spinge perché il Comune presenti un ricorso alla Corte dei Conti “per il danno procurato agli enti che hanno contribuito al pagamento degli affitti”.
L’encomiabile crociata è basata sulla volontà di “scongiurare l’ennesimo spreco all’italiana”: è infatti evidente quanto l’Erario possa risparmiare con tre sedi per la stessa scuola al posto di una.
Grane Padane – La Lega non spreca
StrettoWeb