Diciotto gli indagati iniziali. Si tratta del sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, l’ex commissario straordinario Gaspare Sinatra, il sindaco di Scaletta Mario Briguglio; l’ex responsabile della Protezione Civile regionale, Salvatore Cocina. Poi i dirigenti degli assessorati Tiziana Lucchesi, Giovanni Arnone, Giovanni Garufi, i geologi Alberto Pistorio, Giuseppe Rago, Salvatore Cottone, Giovanni Randazzo; i progettisti Francesco Triolo, Salvatore Di Blasi, Stefano Bello e Giovanni Garufi, gli ingegneri Felice Grasso, Carmelo Melato, Antonino Savoca. La Procura, sulla scorta delle indicazioni fornite dalla consulenza tecnica, basata soprattutto su rilievi ambientali, e sulla scorta dell’informativa depositata dai Carabinieri dopo l’analisi della corposa documentazione sequestrata, ha avvisato dirigenti locali e regionali, funzionari della Protezione civile. Le ipotesi di reato sono di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Sulla scorta delle conclusioni della consulenza affidata ad Andrea Failla, Concetto Piero Costa, Gabriele Scarascia Mugnozza, Aronne Armanini e Antonio Speranza, la procura ha ascoltato i tecnici e i responsabili egli enti locali, per ricostruire cosa fosse successo prima, durante e dopo l’allarme , in quelle concitate ore della sera e della notte del 1 ottobre, quando una valanga di fango ha investito il centro abitati di Giamplieri.
Messina: alluvione ottobre 2009, a luglio l’udienza preliminare sulle responsabilita’ nella tragedia
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