Messina: la procura sequestra il cantiere in cui ieri è morto l’operaio Cosimo Messina

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La magistratura ha aperto un fascicolo, al momento, contro ignoti sulla tragedia di S.Margherita dove ieri mattina un operaio è morto cadendo da un’altezza di circa 15 metri. Cosimo Messina, 45 anni è precipitato dalle impalcature in cui erano in corso dei lavori. E’ rimasto sospeso nel vuoto, ha tentato di aggrapparsi disperatamente alla vita ma non c’è l’ha fatta. E’ precipitato sotto gli occhi di un collega che ha fatto di tutto per poterlo salvare. Il sostituto procuratore Antonella Fradà, titolare dell’inchiesta, nelle prossime ore farà scattare gli avvisi di garanzia con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Gli agenti delle Volanti hanno già identificato i titolari dell’impresa edile che stava effettuando i lavori ed i responsabili della sicurezza nel cantiere al complesso Saratoga in via Nazionale a S.Margherita. Il cantiere è stato posto sotto sequestro. Ora gli investigatori dovranno accertare se esistevano le necessarie condizioni di sicurezza per gli operai. Al più presto sarà sentito il collega di lavoro di Messina, unico testimone oculare della tragedia. Non sembrano esserci molti dubbi, intanto, sulla dinamica dell’incidente mortale sul lavoro. Intorno alle 10 i due operai sono saliti sulla terrazza dello stabile. Cosimo Messina è salito sulla tettoia in plexiglass che però ha ceduto, è rimasto sospeso nel vuoto aggrappandosi al tetto dalle braccia ma non è riuscito a risollevarsi. Il collega ha trovato una corda ed ha cercato d’imbracarlo ma è apparsa subito un’impresa proibitiva perché la tettoia avrebbe potuto sfondarsi ancora sotto il peso del secondo operaio. E’ stato lo stesso Messina ad urlare al collega di non avvicinarsi, di lasciarlo perdere perché avrebbero rischiato di precipitare entrambi. Pochi istanti dopo l’operaio, ormai sfinito, si è lasciato andare, morendo sul colpo. Lascia la moglie e tre figli.

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