Pantelleria, in manette il sindaco per corruzione

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Avrebbe accettato 10 mila euro per assumere in Comune il figlio di un imprenditore edile. Con questa accusa è stato arrestato il sindaco di Pantelleria, Alberto Di Marzo. Per lui, eletto a maggio del 2010 con una lista civica, sono stati disposti gli arresti domiciliari, eseguiti dai carabinieri del nucleo operativo di Trapani. A dare una svolta alle indagini è stato proprio l’imprenditore di Alcamo, (sempre in provincia di Trapani) Ernesto Emmolo che si e’ autoaccusato di avere consegnato al sindaco il denaro e alcuni gioielli, come regalo per la moglie del primo cittadino, allo scopo di fare assumere il figlio, ingegnere idraulico, che ha ottenuto un contratto a tempo determinato. Ulteriori 40mila euro erano stati promessi se il contratto a termine del giovane si fosse trasformato in definitivo. Nel corso delle indagini dei carabinieri, sono state filmati alcuni incontri avvenuti tra l’imprenditore e il sindaco durante i quali veniva richiesta la restituzione della somma consegnata a fronte della mancata assunzione. Nel corso dell’esecuzione della misura cautelare i militari hanno perquisito l’ufficio e l’abitazione del sindaco, e gli uffici di alcuni dirigenti del Comune di Pantelleria per accertare l’esistenza di eventuali altri casi di corruzioni. Altre indagini, infatti, sono ancora in corso.

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