Il PDL, attraverso Maurizio Gasparri, si dichiara soddisfatto del parere di Grasso e ricorda le sue manovre, che hanno portato ad un rafforzamento del 41bis, precedentemente “cancellato da Giuliano Amato”, la cui nomina a consulente del governo Monti, per la riforma dei partiti, viene definita: “una vergogna per le istituzioni della quale chiederemo conto”.
L’intervista, dopo l’encomio al lavoro dell’ex premier di Arcore e, continua con una sferzata al procuratore palermitano Ingroia, ammonendo che sia sbagliato fare politica sfruttando il peso della propria carica giudiziaria (riferendosi ad un intervento del magistrato in un congresso di partito). A seguito dell’intervista, Grasso ha poi in parte rettificato le sue dichiarazioni, con un astruso giro di parole che hanno cambiato la forma della sua opinione riguardo la partecipazione di Ingroia a un comizio, ma non di certo la sua chiave critica.
Pietro Grasso: “Berlusconi merita un premio per la sua lotta alla Mafia”
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