Serie A: le scuse di Delio Rossi per le botte a Ljajic, “ho sbagliato, ma quanti perbenisti”

StrettoWeb

Stamane in conferenza stampa, Delio Rossi chiede scusa per le botte a Ljajic, pero’ sono scuse “condizionate“: il tecnico ci aggiunge un “ma” grande come una casa. “Chiedo scusa a tutti, ho sbagliato, pago e paghero’. Ma sono infastidito da tanto perbenismo. Ho visto falsi moralisti in questa vicenda. Chiedo scusa alla citta’, ai gicatori, alla societa’ e all’Aic“. Il mio gesto e’ stato deprecabile – ha sottolineato – ma umanamente giustificabile“. Rossi ha poi invitato i tifosi a stare vicino alla societa’ e alla squadra.
La Fiorentina e’ quasi salva, stateci vicino“. L’ex allenatore viola ha poi chiesto rispetto per la sua famiglia, “il mio lavoro e la mia persona. Io paghero’ ma su queste cose non transigo“. Rossi ha parlato a braccio e si e’ scusato con i cronisti per non essersi ulteriormente trattenuto per rispondere alle domande. “Avremo modo in seguito“, ha affermato lasciando la sala stampa.
Una cosa mi ha dato fastidio: molti perbenisti si sono permessi di dare dei giudizi senza aver vissuto la situazione, senza sapere la storia di un uomo, senza sapere di chi parlavano“. Con la voce rotta dalla commozione, Delio Rossi in sala stampa per salutare la Fiorentina e parlare per la prima volta di quanto accaduto mercoledi’ al Franchi, quando ha aggredito Ljajic, ha ribadito che “ci sono alcuni punti fermo su cui non transigo – continua – Il rispetto della mia persona, il rispetto del mio lavoro, il rispetto della squadra che alleno e il rispetto della mia famiglia. Se toccano questi punti non va bene e questo e’ successo. Non ho mai detto di essere Padre Pio, ma non ho mai alzato un dito contro nessuno. Ho sbagliato, pago, sto pagando, ma c’e’ un bel proverbio indiano che dice: ‘prima di dare un giudizio su una persona devi camminare due giorni con i suoi mocassini’. Non devo vendere niente, non voglio essere il paladino di nessuno, credo in quello che faccio ma molte volte ferisce di piu’ la lingua che la spada e su certe situazioni non transigo“. Intanto in una nota alla stampa il padre del giovane attaccante serbo si dice pronto a denunciare l’ex tecnico viola: “siamo sotto shock. Nessuno picchia mio figlio“.

Condividi