Alfiere del mondo arabo moderato ma anche rais dal pugno di ferro, il “faraone dalle dieci vite“, scampato ad altrettanti attentati ma dichiarato oggi “clinicamente morto” in seguito a un infarto – aveva lasciato le redini del potere l’11 febbraio scorso, chiudendo una parabola durata 30 anni. Nato nel 1928, rampollo di una famiglia dell’alta borghesia, provetto pilota addestrato nelle scuole sovietiche, durante la guerra del Kippur del 1973 si distingue tanto da guadagnarsi i galloni di Maresciallo dell’Aria. Il 6 ottobre 1981 Mubarak e’ gia’ vicepresidente e si trova accanto al rais Anwar Sadat, l’uomo della pace con Israele, mentre quest’ultimo, durante una parata militare, cade a terra sotto i colpi di un estremista islamico. Mubarak rimane fortunosamente illeso, essendosi chinato per allacciarsi una scarpa: una coincidenza su cui i suoi detrattori speculeranno a lungo, affermando che fosse a conoscenza dell’imminente attentato.
Egitto: è morto Mubarak, era il “Faraone dalle dieci vite”. Aveva 84 anni, in migliaia di nuovo in piazza
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