Europei di calcio 2012: la Dieta del giorno dopo

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Worms, città dei Nibelunghi

Worms, detta anche Vormatia, la cosiddetta città dei Nibelunghi, è una cittadina storica della regione Renania, sede, in passato, di molte diete, quelle assemblee giustizialiste con le quali i principi del tempo decidevano le sorti su fatti, avvenimenti, persone delle genti germaniche. Angela Merkel, l’austera cancelliera teutonica avrà certamente studiato a fondo le vicende storiche del suo Paese, ammenocchè non sia addirittura ella stessa la reicarnazione al femminile di Carlo V d’Asburgo.

Nelle su accezioni linguistiche, la parola dieta significa anche stile di vita e la signora Merkel dovrebbe anche capire che la conoscenza della storia è necessaria come esperienza per vivere meglio il presente e non semplicemente per fare copia-incolla.

Quella che si è svolta la notte scorsa a Bruxelles può essere indicata come la dieta del 28 giugno 2012, nella quale si sono confrontati i principi dell’Europa dei nostri giorni su argomentazioni e misure e contromisure di carattere economico e finanziario, che nell’immaginario collettivo del presente vengono identificate con il famoso spread. Particolarmente interessati i rappresentanti della Spagna e dell’Italia, che alla fine sono riusciti a spuntarla sulle resistenze della Germania.

Sempre il 28 giugno 2012 a Varsavia, si è giocata, guarda caso, un’altra partita : questa, su un campo di calcio, vedeva contrapporsi proprio Germania, accreditata da fama di essere la più forte, e Italia. La squadra azzurra ha dato a quella tedesca una vera e propria lezione di calcio, che va aldilà del risultato comunque favorevole all’Italia.In campo si è vista una sola squadra, che, con tecnica, vivacità, fantasia, arte e soprattutto entusiasmo e tanto cuore ha frantumato la fredda perizia di maniera dei fragili calciatori nordici.

Non c’è da meravigliarsi, strano sarebbe stato un risultato capovolto, perchè nei confronti diretti con la Germania, l’Italia è uscita sempre vittoriosa: perchè sottovalutarci ? Certo è importante stare sempre in tensione e non abbassare mai la guardia, ma essere consapevoli delle proprie capacità può essere una marcia in più per affrontare qualsiasi evento. Ristabilite le debite distanze con la Germania, con la quale abbiamo regolato anche i conti della “piccola” Grecia, Paese al quale ci sentiamo molto vicini e sodali, ora, nella finale degli Europei 2012 di domenica prossima 1 luglio 2012, a Kiev, si troveranno di fronte Spagna e Italia, due Paesi Mediterranei che accusano qualche sofferenza nel campo economico-finanziario-speculativo.

Il calcio ancora come metafora della partita della vita, per una qualità più a misura d’uomo. Come dire che il vento caldo del mare nostrum scalda i cuori e muove gli animi spingendo anche le regioni e i principi più freddi e, comunque, per tradizione, barbari,  ad adottare una dieta che imponga uno stile di vita più umano.

Che le Diete del 28 giugno 2012, quella di Varsavia e quella di Bruxelles, possano servire, dunque, alla Signora Cancelliera, da segnale significativo per un agire più accorto e intelligente. L’Italia, come la Spagna e la Grecia, non ha alcun timore reverenziale nei confronti di alcuno, nè tantomeno della Germania in ogni campo, sia in quello economico-sociale che in quello sportivo: noi non siamo il cuscinetto di nessuno. Invero, come Paesi del Mediterraneo, dobbiamo essre fieri delle nostre identità, delle nostre culture, dei nostri valori di libertà e rispetto, senza paure e tentennamenti, ma con la convinzione che i nostri sogni camminano sulle nostre gambe e possono diventare realtà : basta volerlo veramente.

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