Sicilia, penultima regione italiana nell’impiego dei fondi comunitari. L’intervento di Filippello

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Situazione preoccupante in Sicilia per quanto riguarda l’impiego dei fondi comunitari. Oggi, il Comitato di sorveglianza e valutazione del Por 2007/2013, si è riunito a Palermo alla presenza dei commissari dell’Unione europea, delle parti sociali, dei rappresentanti del governo regionale e della Programmazione.”La Sicilia continua ad essere in drammatico ritardo nell’impiego dei fondi comunitari: con appena 766 milioni di spesa certificata in quattro anni e mezzo, avendo a disposizione quasi sei miliardi. Oggi siamo la penultima regione italiana per impiego effettivo delle risorse. E’ un dato allarmante che emerge dall’incontro con i commissari dell’Unione europea, che ci impone il massimo impegno in vista della rimodulazione dei fondi a settembre“. Lo dice Mario Filippello, segretario regionale siciliano della Cna (Confederazione italiana dell’artigianato e della piccola e media impresa).
Non si puo’ continuare a sprecare opportunita’ in mille rivoli inutili o clientelari – prosegue -: bisogna puntare sul vero motore dell’economia siciliana, le piccole e medie imprese e le imprese artigiane. Bisogna investire sulla dotazione infrastrutturale al servizio delle imprese, sulla ricerca e sull’innovazione, sul sostegno alle attivita’ con il credito ed i regimi di aiuto. Dalla riunione – aggiunge Filippello – emerge che i principali motivi della incapacita’ della Sicilia di programmare e spendere sono la pesantezza delle procedure burocratiche, il Patto di stabilita’ e il continuo cambiamento dei funzionari regionali“. “A questi elementi – prosegue il segretario regionale della Cna – aggiungo la sistematica approvazione del bilancio ad aprile, che ci costringe di fatto a lavorare per meta’ anno ‘in dodicesimi’. Insomma – conclude Filippello – se vogliamo salvare il salvabile dobbiamo dar vita ad una riprogrammazione dei fondi seria, attenta e che si basi sulla realta’ e non sui soliti carteggi”.

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