Nella mattinata di martedì 22 maggio a Palazzo Zanca è stato organizzato un tavolo tecnico durante il quale si sono confrontati il Sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, il presidente della Provincia regionale Nanni Ricevuto, il presidente dell’Ente Teatro Luciano Ordile ed il vicepresidente Daniela Faranda. Al termine dell’incontro Buzzanca e Ricevuto hanno assicurato ad Ordile che in tempi brevi avrebbero comunicato entità e modalità delle eventuali risorse che sarebbero state messe a disposizione per salvare l’immediata programmazione del Vittorio Emanuele.
“In riferimento alle note che vedono il Teatro Vittorio Emanuele di Messina fortemente penalizzato dai tagli regionali, riteniamo che le Istituzioni, nella loro totalità, abbiano il dovere di fare tutto il possibile per sostenere l’attività di un Ente, il Teatro appunto, che rappresenta ancora oggi per Messina e la sua provincia un punto di riferimento insostituibile nel panorama culturale”, ha dichiarato oggi Ricevuto. “A tal fine, pur in un momento di grande difficoltà per le Istituzioni– ha continuato il presidente della Provincia- la Provincia regionale non si sottrarrà al compito di tutelare la cultura e favorire un armonico sviluppo sociale nel suo comprensorio e, coerentemente, prevederà in bilancio uno stanziamento importante, che vorrà rappresentare la volontà dell’Ente Provincia non solo di sostenere economicamente l’attività del Vittorio Emanuele ma anche di andare incontro alle esigenze culturali della sua comunità; tutto questo nella certezza che il Teatro rappresenta indubbiamente una ricchezza per il nostro territorio, soprattutto per quella crescita culturale e sociale che può determinare”.
La Provincia, dunque, si impegnerà per cercare di salvare il Teatro Vittorio Emanuele dalla chiusura. Chiusura che, in aggiunta alla crisi dell’Atm, di Messinambiente e di tante altre aziende che hanno l’obbligo di rappresentare le principali risorse economiche della città, contribuirebbe a rendere inesorabilmente l’immagine di Messina come quella di una città in ginocchio.
Adesso resta da vedere quanto tempo sarà necessario e, quali contromisure saranno adottate, perché il centro culturale ed artistico della città per eccellenza possa essere considerato fuori pericolo.