Catanzaro, furto alla casa napoletana del procuratore aggiunto Borrelli. Portati via due computer

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Lo rende noto il quotidiano online Corriere della Calabria: sconosciuti si sono introdotti nella casa di Napoli del Procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, rubando due computer. Un ”episodio inquietante su cui hanno avviato le indagini i carabinieri” scrive il quotidiano. Sono stati sottratti solo i due computer, mentre gli oggetti in oro, l’argenteria e il denaro contante non sono stati rubati. Secondo quanto riporta il giornale online, dai primi rilievi è emerso che i ladri sarebbero entrati senza forzare la porta, anzi, l’hanno addirittura richiusa con quattro mandate dopo aver terminato il lavoro. ”L’ipotesi – scrive ancora il Corriere della Calabria – e’ che si sia trattato di un gesto dimostrativo per far salire la tensione attorno al procuratore aggiunto, che e’ titolare di importanti e delicate indagini. Non e’ escluso che il reale obiettivo del blitz fosse quello di impossessarsi di atti di indagini, ma, secondo quanto si e’ appreso, non vi sarebbe alcun rischio per la segretezza delle indagini, visto che i due pc non contenevano nulla che fosse riconducibile all’attivita’ lavorativa del magistrato”. ”Per quanto mi riguarda – ha detto Borrelli ai microfoni dell’ANSA – si tratta di un episodio che non modifica per nulla i miei programmi di lavoro ed il mio impegno professionale”.

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