Appena un anno fa, infatti, il Messina viveva momenti di incertezze su tutti i fronti. Non si aveva la conferma di una società solida ed ambiziosa, e di conseguenza anche la sola iscrizione al campionato di Serie D era un’ipotesi e non una certezza, per non parlare degli stipendi pagati in forte ritardo anche agli stessi calciatori che hanno fatto da cornice alle ultime stagioni calcistiche.
Poi, però, è arrivato Lello Manfredi con il suo gruppo di volenterosi innamorati del Messina, che insieme ai sacrifici di un gruppo di instancabili tifosi, hanno prima risvegliato gli animi, e poi accompagnato la società verso una stagione non decisiva ai fini del risultato, ma sicuramente importante. Una stagione che, ricordiamoci, senza la penalizzazione frutto di una sconsiderata gestione delle società precedenti, avrebbe regalato la promozione diretta tra i professionisti nonostante la squadra (costruita in tempi da guinness dei primati) non abbia svolto nessun tipo di preparazione nè amichevoli. E poi come dimenticare il gesto dei calciatori, soprattutto i più blasonati, che hanno accettato di scalfire i loro compensi pur di scommettere nel progetto di Manfredi & co.??
Questo è adesso l’Acr, il “vero” Messina; la squadra che nel corso dei decenni ha costruito storia e tradizione calcistica della città, di tutti quei tifosi e appassionati che hanno sempre creduto, sostenuto, e lottato contro tutto e tutti.
Adesso è arrivato il momento in cui la città tutta dovrà dare quel contributo mancato negli ultimi anni, e noi non vediamo l’ora di sostenere e raccontare le imprese dell’Acr con la speranza che possa dominare la classifica del campionato dilettantistico e proiettarsi verso categorie più degne.