Il Piano Industriale
Nella nuova Spa – secondo quanto previsto dalla normativa, ancora neppure definita – transiteranno le circa 600 unità del personale, i servizi e i beni attualmente dell’Atm. Almeno inizialmente, la società avrà come socio unico il Comune. Successivamente, l’ingresso i privati, non escludendo che questo possa accadere anche nei primi anni: uno dei punti che appaiono nebulosi e privi di una precisa programmazione.
Nella New Co sono previsti più ampi e nuovi servizi. Oltre al tradizionale trasporto gommato e del tram, i parcheggi e le note strisce blu, anche il ritorno del servizio di rimozione e ganasce – deterrente per la sosta selvaggia, che già in passato aveva prodotto problemi e polemiche – e la gestione di un Centro di distribuzione merci a Tremestieri.
Il capitale sociale della Spa, è rappresentato dai beni mobili e immobili dell’Atm (valutati circa 20 milioni di euro).
L’obiettivo principale della NewCo dovrà essere quello di migliorare e rendere efficiente il servizio di trasporto pubblico locale, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. A tal fine, nel piano industriale redatto da Innova Bic è stato ipotizzato l’andamento economico gestionale dei primi 5 anni della NewCo, che prevede due scenari, questo il termine espressamente riportato nel piano ed utilizzato da Capone.
Nello Scenario 1 è previsto un servizio con copertura di 5 milioni di km con bus e 365.085 km col tram. Il piano industriale prevede, già in questa fase, l’utilizzo di 26 nuovi bus a metano, l’acquisto di 3 nuovi bus a gasolio, di 2 carri per la rimozione mezzi e di 2 furgoni per la distribuzione ganasce.
Nello Scenario 2 è previsto un servizio con copertura di 7 milioni di km con bus e 500.000 km con tram. Mentre nel primo scenario è considerato quello minimo di servizio, in grado comunque di rispondere a una domanda esistente senza investimenti importanti, lo Scenario 2 è invece considerato quello migliorativo dal punto di vista del servizio offerta, in grado di rispondere alla domanda crescente, distribuire meglio i fattori della produzione e incrementare i ricavi.
Riguardo alle previsioni economiche, al quinto anno si prospetta un accettabile 28%, per 11 milioni e 444 mila euro. Gli investimenti, che nella sola prima fase sono di oltre 6 milioni di euro, riguardano, ovviamente, l’acquisto di nuovi bus e carrozze del tram. Successivamente si potrà pensare all’acquisizione di nuovo personale o – ipotesi preferita – la trasformazione delle mansioni.
Nuova Spa, vecchi problemi
Nel frattempo, mentre si parla di futuro, New Co e Spa, per i dipendenti l’unico pensiero è lo stipendio, anzi gli stipendi: quelli arretrati di giugno, luglio e la 14esima, di cui, per l’ennesima volta, chiedono notizie all’assessore Capone senza ottenere novità.