La Chiesa di S. Maria della Valle o della Scala, più comunemente detta Badiazza, sorge nel letto della fiumara S. Michele, fuori della città di Messina, ed è l’unica parte sopravvissuta di un monastero femminile. Probabilmente l’unico edificio risalente al Medioevo presente a Messina. Peccato che i lavori di restauro iniziati nei primi anni 50′, non sono mai stati conclusi, e tutt’oggi la Badiazza si trova in stato di abbandono.
La leggenda della sua intitolazione narra che durante il regno di Federico II attraccò al porto di Messina una nave proveniente dall’Oriente nella quale i marinai avevano nascosto un icona rubata raffigurante la Vergine affiancata da una scala. Con grande stupore dei marinai e di tutti gli astanti al momento della partenza la nave non riuscì a staccarsi da terra; i marinai rivelarono allora all’arcivescovo l’esistenza della sacra immagine e la riportarono a terra (issata su un carro trainato da buoi) fu da questi condotta fino ai piedi dei Colli S. Rizzo, dove vivevano alcune monache benedettine. Da quel momento il monastero e la sua Chiesa presero il nome di S. Maria della Scala; alla sua icona portata in processione durante la pestilenza del 1347 lo storico messinese Samperi attribuiva numerosi miracoli.
L’interno si articola in tre navate, unite da un transetto sopraelevato a pianta quadrata, singolare sia per la vastità in rapporto all’edificio, sia per la presenza agli angoli di quattro pseudo-matronei che ospitavano rispettivamente sacerdoti e religiosi, autorità civili e militari, manache, dame e nobildonne.
Come detto in precedenza, i restauri della Chiesa iniziarono negli anni ’50 ma non vennero conclusi per mancanza di fondi. La Badiazza è raggiungibile imboccando la via Palermo e procedendo poi lungo il letto della fiumara S.Michele; il percorso però, è un po’ dissestato e l’edificio purtroppo è chiuso al pubblico. Ultimamente il comune di Messina ha avviato l’iter per la riqualificazione della zona, costruendo un muro intorno all’area del prezioso edificio, per permettere il regolare flusso del torrente.