Messina, Teatro Vittorio Emanuele: senza stipendio da due mesi, i dipendenti chiedo le dimissioni del Cda e del suo Presidente

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Stamane si è svolto il sit-in di protesta da parte dei lavoratori del Teatro Vittorio Emanuele. Dipendenti e organizzazioni sindacali (Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil) si sono uniti contro il disagio di un Teatro destinato a calare il sipario.

In questi mesi si è atteso un segnale da parte del Cda, che desse sbocchi e possibili soluzioni alle questioni che da sempre affliggono il Teatro. Due stipendi arretrati, una gestione  negli anni a dir poco sciagurata, la mancata (ma preannunciata) equiparazione dei dipendenti ai ruoli regionali, e un futuro incerto. Questi sono i motivi per i quali i lavoratori chiedono le dimissioni immediate del Cda, unite a quelle del Presidente e Sovrintendente.

Se da direttore d’orchestra, permettetemi di dire dopo anni di onorata carriera, vado in scena strombazzando note a caso, di sicuro mi prenderò una bordata di fischi. Ed è sacrosanto! Se il Cda ha fatto di quest’ultima gestione del Teatro un vero e proprio disastro peccando di incompetenza, è giunta l’ora di dare le dimissioni.” Queste le parole di uno degli artisti dell’ Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele.

Tra la Regione che non eroga i fondi, e l’ente provinciale che prima si dice pronto a sostenere economicamente l’attività del Teatro ma poi non fa nulla, ci sono i dipendenti, l’anima del Vittorio Emanuele. Il Teatro, e più in generale la cultura, sono beni comuni per eccellenza, elemento fondante di una comunità e del suo vivere civile e democratico. Ad oggi, purtroppo, il Teatro di Messina e quindi una gran parte della cultura cittadina, sembra precipitare nel baratro dell’incapacità e dell’inadempienza istituzionale.

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