WindJet, secondo Uil l’unica soluzione è il concordato preventivo

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Il ritiro di Alitalia dalla trattativa con Wind Jet ha gia’ decretato la morte della newco Ali-Wind, ancor prima che nascesse. La crisi finanziaria della Regione, inoltre, rende del tutto priva di credibilita’ l’ipotesi di interventi, sia pur minoritari, dell’istituzione pubblica mediante l’Irfis nel capitale di una possibile societa’ mista del trasporto aereo, creata con la compagnia low-cost catanese“. Lo affermano Laura Foschi, la responsabile del trasporto aereo di Uil Trasporti, e Armando Alibrandi, il segretario provinciale di Uil Trasporti, di Catania. Entrambi, in vista dell’incontro che si terrà domani in Prefettura a Catania e in attesa del tavolo ministeriale, insistono per il concordato preventivo con i creditori. Tale provvedimento per i due esponenti della Uil e’ “l’unica strada percorribile“, ed e’ necessario “perche’ Wind Jet torni in possesso degli aerei, paghi le forniture, ottenga di nuovo licenza di volare dall’Enac, restituisca vitalita’ all’indotto e particolarmente a Katane Handling in cui si sono gia’ perduti 170 posti di lavoro“. Foschi e Alibrandi,  rilevano comunque che vi e’ gia’ stato “un massiccio dirottamento di passeggeri verso altre compagnie. Meridiana gia’ oggi effettua 17 voli in piu’ su Catania. Chiediamo, quindi -concludono- che essa come gli altri vettori assicurino lavoro agli operatori catanesi del settore proporzionalmente all’incremento di traffico di cui hanno beneficiato“.

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