– Come nasce Cafon Street?
Nasce innanzitutto dalla passione per i fumetti e per i cartoons, io da sempre realizzo fumetti sia per lavoro o per divertirmi con gli amici. Cafon Street nasce allo stesso modo per caso, è piaciuto a molti e conseguentemente ha avuto il suo piccolo (e inaspettato) successo, ma non c’è nulla di studiato a tavolino per ottenere consensi, nè di intenzionalmente critico o moralistico come molti pensano. In fondo ognuno è libero di dare la propria interpretazione.
– Tra i 9 episodi fin qui pubblicati, quale secondo voi è il migliore, o quello a cui siete particolarmente legati?
Ogni episodio è stato faticoso ma divertente da realizzare, personalmente preferisco l’episodio 8, in cui loro vanno alla fiera di Messina. La scena iniziale del sogno del calamaro gigante è una delle mie preferite in assoluto; nasce durante un pranzo di Natale dai miei parenti a Messina, durante il quale fui colto da un delirio ad occhi aperti da abuso di cibo, e quello ne è il risultato. Ma anche l’ultimo episodio ambientato a Rodia mi piace molto.
– Tranne il primo episodio, tutti gli altri hanno i “sottitoli” in italiano. Perchè questa scelta?
In seguito, dato che molti amici non-siciliani mi chiedevano spesso di tradurre i dialoghi ho deciso di inserire i sottotitoli nelle puntate, tuttavia trasformando anch’essi in un pretesto per fare comicità. Questa scelta si è rivelata azzeccata dato che adesso Cafon Street è seguito anche nel resto d’ Italia e non solo dai messinesi.
– E’ evidente che in Cafon Street si utilizzano tradizioni, usi e costumi della città di Messina. La vostra è solo parodia, o anche esaltazione delle tradizioni Messinesi?
Messina è una città particolare, senza mezze misure. La si ama incondizionatamente oppure la si odia, le due cose sono paradossalmente complementari poichè vi convivono due realtà opposte;la Messina delle tradizioni, del bel clima, dei panorami, del buon cibo e dell’ospitalità, e purtroppo anche la Messina del malcostume, del degrado e del disinteresse civico generalizzato.Io Credo che si possa guardare alla realtà con attenzione, mostrando entrambe le facce della medaglia, ma facendoci anche qualche risata per esorcizzare l’aspetto altamente problematico della città.
– Molti giovani messinesi, sono emigrati in altre città italiane in cerca di lavoro. Considerando il gran numero di fan che vi seguono dal resto d’Italia, avete mai pensato di fare una puntata con Mimmo & Stellario costretti a lasciare la città in cerca di fortuna?
No. La fortuna di Mimmo & Stellario sono gli arancini, la focaccia e ‘a menza cà panna, senza di questi non sopravviverebbero a lungo.
– Ma………Mimmo & Stellario, esistono davvero?
Non lo so, bisognerebbe chiederlo a loro.
