In particolare, alcune pattuglie di finanzieri “in divisa” stanno dando attuazione ad una serie di attività operative volte al contrasto ed alla prevenzione degli illeciti fenomeni dell’abusivismo commerciale e della minuta vendita di merci contraffatte.
Altre pattuglie – in questo caso composte da militari in “abiti civili” – sono contestualmente impegnate nel controllo della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte di una molteplicità di esercenti, appartenenti alle diverse categorie che caratterizzano il variegato panorama economico della provincia di Catanzaro.
I “quadranti” del territorio provinciale oggi maggiormente interessati dalla operazione delle fiamme gialle sono quelli di Catanzaro, di Lamezia Terme, di Sellia e di Soverato.
Tali tipologie di operazioni si inseriscono in consolidate metodologie d’azione, sistematicamente attuate anche nella specifica prospettiva di utilizzare i dati “caldi” acquisiti sul campo per integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio ed analisi del tessuto “economico-finanziario”.
La “mappatura del territorio” e le correlate “analisi di rischio” sono, infatti, oramai divenute usuali strumenti di cui si avvalgono i reparti del corpo al fine di meglio “mirare” ben più approfondite attività ispettive o di indagine (anche di polizia giudiziaria) verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti illeciti e di “infedeltà fiscale”.
L’odierno “piano coordinato” ha quali obiettivi non soltanto quello di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma ma anche di evitare che gli esercenti rispettosi degli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente “svantaggiati” rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie.