Gli attentati dell’ 11 settembre 2001 e le parole di Obama

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Sono passati 11 anni da quando quattro attacchi suicidi da parte di terroristi di al-Qaida hanno colpito obiettivi (civili e militari) nel territorio degli States. Quella mattina 19 affiliati all’organizzazione terroristica dirottarono quattro voli civili commerciali facendo schiantare i velivoli sulle Twin Towers, il terzo aereo contro il Pentagono e il quarto colpì un campo vicino Shansville (Pennsylvania). Le vittime degli attentati furono 2974 (escluso i 19 dirottatori), un numero esorbitante. L’America ha subìto un colpo durissimo ma, da quel giorno l’amministrazione Bush (Presidente USA in quel periodo) dichiarò guerra al terrorismo con l’obiettivo di portare Osama Bin Laden (fondatore e leader di al-Qaida) davanti alla giustizia. Obiettivo centrato alle 00:05 del 2 maggio 2011 quando un’unità dei Navy Seals  (marina statunitense) ha condotto un’azione ad Abbottabad (vicino Islamabad) presso il rifugio del terrorista individuato grazie ad un’operazione di intelligence condotta fin dall’agosto dell’anno precedente e lo ha ucciso in un conflitto a fuoco.

Dall’11 settembre 2011, comunque, vengono adottate diverse misure di sicurezza aggiuntive tra cui l’Usa Patriot Act: legge federale introdotta da James Sensenbrenner il successivo 23 ottobre 2001 concepita per rinforzare il potere dei corpi di polizia statunitensi, quali CIA, FBI e NSA però contestata da molti. I motivi di questa contestazione trovano campo nella sensibile riduzione della privacy dei cittadini e tra le altre disposizioni promosse dalla votazione vi sono la possibilità di effettuare intercettazioni telefoniche, l’accesso a informazioni personali e il prelevamento delle impronte digitali nelle biblioteche, che saranno rivotate nel 2015. Oggi è un giorno di memoria, in ricordo delle vittime del terrorismo, riportiamo le parole del Presidente Obama, spese l’ 8/09/2012: “In questo solenne anniversario, ricordiamo chi abbiamo perso, riaffermiamo i valori che hanno rappresentato e andiamo avanti come una sola nazione e un solo popolo. Un momento per riflettere su quanto siamo andati lontano come nazione. Come americani, ci rifiutiamo di vivere nelle paura. Oggi, una nuova torre si erge oltre lo skyline di New York. E il nostro Paese è più forte, più sicuro e rispettato nel mondo.” Continua il democratico “Invece di cambiare chi siamo, gli attacchi hanno tirato fuori il meglio degli americani, L’ultimo decennio è stato difficile, ma insieme siamo diventati una nazione più forte. Abbiamo combattuto al Qaida, decimato la leadership, e li abbiamo condotti sulla strada della sconfitta; l’eredità dell’11 Settembre – ha concluso Obama – è che nessun avversario o atto terroristico può cambiare quello che siamo come americani e che saremo sempre uniti nel proteggere il Paese che amiamo“.

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