Le inchieste di StrettoWeb – Opere incompiute: l’Ostello della Gioventù del Passo del Mercante

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Al già colmo dossier di opere pubbliche incompiute nel nostro territorio, è doveroso dare lo spazio che merita al destino di una costosa opera costruita con lo scopo di favorire l’accoglienza e la ricettività turistiche e invece finita per diventare una vera e propria stalla per animali. Già, perché la costruzione che si vede nelle foto è stato realizzato sull’altopiano del Passo del Mercante, sul monte Limina, dalla Comunità Montana del versante Tirrenico- Jonico, che lo avrebbe destinato a ostello della gioventù. Da anni il cantiere è fermo e i locali sono divenuti facilmente rifugio dei molti animali cresciuti allo stato brado nella zona montana. Sulla vicenda, inoltre, non si registrano “grosse” polemiche di sorta nè allarmate dichiarazioni da parte di passati e presenti amministratori locali. E’ chiaro che l’incompiutezza dell’opera ha comportato uno spreco evidente di denaro pubblico senza essere riusciti a cavare un ragno dal buco. La struttura, seppur costruita di recente (del 2007 il bando di gara per l’appalto), presenta già numerose crepe con continue cadute degli intonici e pezzi di mattoni. All’interno il pavimento è quasi tutto divelto,visto il continuo “transito di animali pesanti” e presenta un tanfo incredibilmente nauseante. L’edificio sorge, però, in un territorio bellissimo, a circa un Km dal cosiddetto villaggio del Passo della Limina, ove nel periodo primavile ed estivo è popolato da cittadini, i quali oganizzano tradizionali pic-nic di fine settimana. Molto vicino alla struttura fatscente la stupenda Chiesa di San Nicodemo “protetta” da un monaco eremita, pellegrinaggio di numerosi fedeli e devoti del Santo. Inoltre, incantevole l’angolo dove si scorge da un lato il Mar Jonio e dall’altro il Mar Tirreno con le gru del Porto di Gioia Tauro a fare da cornice al paesaggio quasi pittorico. Ci sarebbero quindi,tutti i presupposti per uno sviluppo turistico- ambientale del territorio dove tra l’altro stanno sorgendo vari luoghi di ristoro con cucina montana tradizionale. E’ opportuno che qualche uomo delle istituzioni,mosso da buona volontà, prenda a cuore le sorti della struttura affinchè possa diventare un reale luogo recettivo e di accoglienza.

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