Reggina: analisi di un mercato confuso e disordinato

StrettoWeb

Si è così concluso il mercato della Reggina. Un nulla di fatto per quanto riguarda il 31 Agosto. Partiamo dal capitolo Bonazzoli: il bomber amaranto si era recato a Milano ieri mattina, per cercare di accordarsi di persona con il suo eventuale nuovo club, senza negare che comunque gli avrebbe fatto piacere rimanere a Reggio e sposare il progetto Dionigi, con il benestare del presidente Foti. Alla fine, clamorosamente, Bonazzoli non ha trovato l’intesa con nessuna società e si ritrova nella rosa amaranto. Il mercato in alcuni paesi esteri, tra cui la Russia, è ancora aperto e dunque non è detta l’ultima parola, ma sembra che Emiliano, per forza di cose, debba trovare una soluzione che vada bene a lui e a Foti, per poter rientrare in rosa. Gli altri nomi in uscita, cioè Pietro Marino, Antonio Marino, Zizzari, Castiglia e Colombo sono rimasti a carico della Reggina Calcio. Per il difensore ex Udinese si è parlato tanto durante l’estate di un trasferimento al Varese; mentre Colombo, proprio ieri, era sul punto di andare al Novara, ma alla fine anche questo affare è saltato.
Giudicare una campagna acquisti è molto difficile, quando ancora molti volti nuovi non si sono visti all’opera. Sicuramente la linea condotta dalla società era quella di puntare sui giovani, scelta più che condivisibile, ma è in uscita, stranamente, che il mercato amaranto è apparso pigro. Sette uomini d’attacco, senza contare Bonazzoli e Zizzari e senza contare Angelilli e Lussardi, che sono stati ceduti a causa del sovrannumero nel reparto offensivo, si spera che possano offrire a Mister Dionigi la possibilità di intercambiare e modificare le punte. Il rovescio della medaglia, però, c’è sempre: un numero così elevato di punte potrebbe alla lunga risultare un problema, a fronte di un centrocampo che comunque, al di là del grande cuore, presenta delle gravi pecche per quanto riguarda la qualità.

Condividi