Regionali Sicilia: Gaspare Sturzo punta il dito contro la malapolitica

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A puntare il dito verso una malapolitica adesso è Gaspare Sturzo, magistrato, pronipote di Don Luigi Sturzo ha prestato servizio presso le procure di Palermo e Termini Imerese, componente della Direzione Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo fino al settembre 2001, quando ha assunto l’incarico di consigliere giuridico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministre, dipartimento affari giuridici e legislativi. Oggi è il candidato di Movimento Italiani Liberi e Forti in cosa verso le elezioni regionali del 28 ottobre. Dal sito personale, Gaspare Sturzo, condanna la politica che ha governato negli ultimi anni e imputa loro la colpa della disoccupazione femminile e dei giovani, oltre che il rischio che grava su centinai di famiglie siciliane i cui padri lavorano per i “carrozzoni” come Gesip a Palermo e Messinambiente a Messina: “E’ il risultato della politica dei ‘carrozzoni’ messi in piedi dalle logiche clientelari, attraverso le quali sono stati promessi posti di lavoro, poi i politici li hanno creati e ora li stanno distruggendo.” – Continua il magistrato – “I siciliani, il 28 ottobre, sappiano che la crisi della Sicilia è stata creata dai politici che oggi hanno il ‘barbaro’ coraggio di ripresentarsi alle elezioni regionali continuando a fare delle promesse in cambio del voto.” Conclude con un appello ai cittadini: “Chi ha creato ed aggravato questo disastro non lo vorrà e saprà risolvere. Occorre cambiare, lo dobbiamo ai nostri figli.

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