Se in campo va la formazione tipo, il Messina è tanta roba. Pronti via, si capisce subito che la gara di oggi è un altra storia, il Città punge e si rende pericoloso in attacco in pochissime occasioni, mentre il Messina sembra più determinato e sicuro nella circolazione di palla e costruzione di gioco. Il gol di Parachì (sostituito nella pausa tra primo e secondo tempo in via precauzionale) frutto di una splendida triangolazione in area ne è la prova. Nel secondo tempo, l’esagerata espulsione di Cucinotta ha mischiato le carte e riacceso gli animi degli avversari, fino a quel momento facilmente domati. Anche in dieci uomini, il Messina ha saputo essere squadra dai nervi d’acciaio, e trovare il gol del raddoppio. Il CdM ce l’ha messa tutta per riaprire la gara con il gol di Saraniti e la clamorosa occasione di Assenzio – fermato da un doppio e splendido intervento di Lagomarsini in uscita – ma la gara, a prescindere dagli episodi e stata interpretata alla perfezione.
Deciso in attacco, sciolto nella costruzione di gioco e nella gestione del pallone, furbo ed esperto nel gestire le forze e il risultato nella seconda metà della ripresa, il Messina ha offerto un ottima prestazione. L’obiettivo principale era conquistare i tre punti, adesso ci si gode la vittoria e si attendono i risultati di domani di Cosenza e Savoia, la prossima settimana a Montalto Uffugo ci vorrà la conferma, che oggi più di prima, il Messina è in crescita ed è solo l’inizio.