Verso Verona-Reggina; Emil Halfredsson: acerbo in Calabria, rinato in Veneto

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Emil Halfredsson è uno di quei calciatori che non è riuscito ad esprimersi al meglio a Reggio Calabria. Islandese, fu acquistato dalla Reggina nell’estate 2007, dopo la grande cavalcata verso una storica salvezza. Dopo aver particolarmente impressionato nel precampionato, il biondo centrocampista confermò di avere delle grandi qualità ad inizio stagione, giocando come interno sinistro nella mediana a tre di Ficcadenti. Il suo inizio fu esaltante, al contrario di quello della squadra, che stentava a raccogliere punti e fare risultato. Con gli arrivi in panchina di Ulivieri, prima, e di Orlandi, poi, perse il posto da titolare ed attribuì la colpa del suo calo, anche fisico, al caldo a cui lui non era assolutamente abituato. Nella stagione successiva giocò inizialmente, addirittura, da seconda punta, ma ben presto scomparve e si persero le sue tracce. Si vociferava che non avesse legato con i compagni e che soffrisse di una fastidiosissima pubalgia. Si rivide soltanto nel finale di campionato quando realizzò, contro la Juventus di Buffon, un gol meraviglioso, che è rimasto fino ad ora il suo unico in serie A. Dopo la retrocessione la Reggina lo diede in prestito prima in Inghilterra e poi al Verona in Lega Pro, dove fu un importante protagonista del ritorno in serie B degli scaligeri. I veneti lo hanno poi riscattato e lo scorso anno si è rilevato per quello che è: un regista con un gran piede, dotato di un invidiabile senso della posizione e di un’ottima visione di gioco. Il suo rendimento spesso positivo fa sì che per la Reggina sia un rimpianto, anche in virtù della mancanza di tecnica nell’attuale centrocampo amaranto.

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