Ipad mini: è questa l’eredità che Steve Jobs ha lasciato ai suoi successori?

StrettoWeb

Finalmente si conosce la data in cui , quasi sicuramente verrà  presentato l’ultimo device della Apple l’ iPad mini.

Sarà  il Town Hall Auditorium  di Cupertino, il 23 Ottobre, ad ospitare l’evento, stessa location in cui circa un anno fa fu presentato l’Iphone 4s .

Sono passate poche settimane dalla presentazione del nuovo Iphone ed ecco che la Apple risale sul palco per lanciare un (semi-) nuovo prodotto cedendo alle pressioni del mercato e a quelle indirette di una società non più concorrente ma addirittura nemica.

Per la prima volta l’azienda, con bilanci e liquidità da fare invidia ad una nazione o ad uno Stato, decide di seguire il mercato e di non rivoluzionare il mondo, semplicemente riproponendo un device collaudato ed apprezzato, ma con dimensioni ridotte: un po’ più grande dell’ultimo Iphone, un po’ più piccolo del nuovo iPad.

A questo punto le interpretazioni diventano due:

  1. la Apple ha capito che qualsiasi dispositivo commercializza viene assorbito dal mercato perché la posizione che ricopre gli permette di vendere anche orologi;
  2. oppure, spaventata dagli ingenti investimenti dei concorrenti  e, non essendo riuscita a far ritirare dal mercato attraverso la battaglia in tribunale i tablet Samsung (contrariamente a quanto successo per il samsung S II) , cerca di difendere la sua quota di mercato che fino a qualche mese fa era di oltre il 60, % con più di 17 milioni di Ipad in giro per il mondo.

Un fattore importante che determinerà il successo potrà essere il prezzo visto che adesso l’ultima arrivata in questo segmento è la Apple.

I prezzi dovrebbero variare tra i 299  e349 dollari, fino ad arrivare(come al solito) a cifre esorbitanti  per il top di gamma, considerato il fatto che si tratta di una “via di mezzo” (anche se sicuramente di collaudata qualità)  tra iPhone ed iPad.

Certamente  questo evento avrà il tipico impatto mediatico atteso da Apple, ma, molto probabilmente, potrà essere interpretato anche come il primo arresto dopo la morte del Steve Jobs.

Infatti  Apple, società di dimensioni gigantesche, la prima ad innovare e a rivoluzionare più mercati e tuttavia gestita dal suo fondatore come una micro impresa,  dal momento che Steve Jobs teneva sotto controllo ogni singola funzione aziendale, dal marketing alla distribuzione, passando dalla produzione, nel passaggio delle consegne sembra non riuscire più  ad avere le illuminazioni giuste per cambiare il mondo: cioè quello che aveva  caratterizzato  finora la casa di Cupertino. E cui i sui clienti si erano abituati.

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