Le inchieste di StrettoWeb: Ospedale di Rosarno, finito nel 1991 rimane abbandonato

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I lavori per la costruzione dell’Ospedale di Rosarno, costata oltre sette miliardi delle vecchie lire,  sono iniziati nel 1976 e completati nel 1991, con un inaugurazione dopo qualche anno, ad iniziativa del Comune di Rosarno. A seguito dell’entrata in vigore della normativa sul nuovo sistema sanitario, la suddetta struttura, nella sua completezza sia dell’immobile che delle attrezzature, è stata consegnata alla Regione Calabria per consentirne l’apertura. La struttura, però, non solo non è stata mai aperta, ma è stata completamente abbandonata dalla Regione, che, attraverso le varie USL, ASL ed ASP, succedutesi nel tempo, avrebbe dovuto garantire la sua piena custodia. Giacomo Saccomanno, rappresentante legale del “Comitato Spontaneo di Cittadini pro Ospedale di Rosarno e per la Tutela della Pubblica Salute”, dice “a seguito di un palese ed evidente abbandono l’Ospedale è stato depredato di ogni cosa (porte, letti, cucine, lampade, mobili, termosifoni, ascensori, ecc.) ed utilizzato quale stalla e ricovero di capre, ovini e cavalli. In sostanza- continua- è stato ridotto in situazioni inverosimili, tanto da non poter essere più utilizzato e da interessare giornali e televisioni anche a livello nazionale”. L’immobile era di proprietà del Comune e “donato” alla Regione, la quale, a causa della mancata custodia ” la stessa deve rimborsare tutti i danni causati per rendere la struttura usufruibile e che la struttura venga restituito alla comunità”, sottolinea Saccomanno. Inoltre “si chiede al Sindaco Elisabetta Tripodi di prendere provvedimenti in tal senso, affinchè possa essere utilizzata dai rosarnesi per altri fini”

 

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