Dalla lettura del documento traspare l’obiettivo di far veder come quell’Ente sia virtuoso: infatti si precisa che in Sicilia la Regione svolge anche funzioni che nel resto d’Italia vengono attribuite ad enti dello Stato e che dal 2008 sarebbero state bloccate le assunzioni, nonché ridotta le spese.
La spesa complessiva prevista per l’anno in corso ammonterebbe a 27 miliardi di euro, di cui circa 15 miliardi per le spese correnti, 11 miliardi per quelle in conto capitale ed appena 1.6 miliardi per il personale.
Contro tutte le dicerie ed esagerazioni strombazzate da più parti, che attribuiscono alla regione oltre 20.000 dipendenti, vien fatta finalmente luce sul fatto che i dipendenti siano appena 16.964 (di cui 1818 dirigenti), oltre a circa 711 persone distaccate presso altri enti pubblici.
Non ci vuole un economista per dedurre che quindi il costo medio di un impiegato della regione Sicilia ammonterebbe a circa 94.000 euro annui (contro una media nazionale per i dipendenti pubblici di circa 35.000 euro – fonte Ragioneria generale dello stato) e che ogni nove addetti, uno è un dirigente (dato che indicherebbe l’altissimo profilo professionale che occorre per gestire l’Ente).
Infine ci sono i forestali (solo il personale ausiliario) che ammontano a 26.593 addetti, ma non sono a tempo pieno: hanno infatti contratti stagionali che possono variare tra le 72 e le 151 giornate lavorative.
NB Tutto questo non lo dice la Lega Nord, ma lo dicono i dati diffusi dalla stessa Regione.
