Pertanto, rischia di saltare quella che in un articolo precedente abbiamo definito una vera e propria “svendita”. La commissione ha dovuto congelare le pratiche, per via dell’iscrizione sull’immobile di un’ipoteca da parte di un creditore del Comune, che probabilmente avrà individuato in quell’affare una ghiotta opportunità per recuperare le somme vantate nei confronti di Palazzo Zanca. Si tratta di un operazione in tempi record, pare infatti, che l’ipoteca sia stata iscritta il giorno dopo l’aggiudicazione della gara. Il Dipartimento Espropriazioni e Dismissioni del Comune sta esaminando tutte le carte concedendosi tutto il tempo neccesario per la valutazione.
Emergono le prime critiche sulla vicenda.
Critiche sono state espresse dai sindacati, dal presidente dell’ordine degli architetti, ma soprattutto dall’ex assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio, il quale si augura che il Commissario straordinario Luigi Croce si opponga alla vendita. Inoltre, mediante una nota indirizzata al commissario straordinario, il sindacato CGIL, attraverso il segretario Lillo Oceano: chiede che vengano sospese, ed attentamente verificate, le procedure di vendita dell’immobile su cui graverebbe un’ipoteca. L’ultima parola sull’eventuale assegnazione del bene spetterà, dunque, al commissario Croce.