Messina: No Mous & No Ponte domani manifesteranno di fronte l’arsenale contro la rimilitarizzazione della zona falcata

StrettoWeb

L’appuntamento è  domani 2 ottobre ore 15.30. Saranno di fronte all’arsenale per dire di no pubblicamente alla rimilitarizzazione della zona falcata della città dello Stretto, i comitati No Ponte e No Mous.

La trasformazione dell’arsenale in discarica di rifiuti Nato, sarebbe stata assunta dai manager dell’Agenzia Industrie e Difesa e la Nato Maintenance and Supply Agency (NAMSA), la struttura logistica dell’Alleanza con sede a Capellen (Lussemburgo) che assiste i paesi membri negli acquisti comuni e nella manutenzione dei sistemi d’arma.

La notizia fa discutere già dal luglio scorso, cioè dal momento della sua ufficializzazione. E ci sembra più che sacrosanto. Se il progetto dell’arsenale dovesse diventare realtà nel cuore dello Stretto, verrebbero parcheggiati enormi quantità di amianto, prodotti chimici e idrocarburi pericolosamente inquinanti e cancerogeni. Nessun passo indietro da parte del governo, nonostante l’interrogazione del deputato Porfidia inviata ai vari ministri competenti. Messina rischia di diventare un mondezzaio militare.

Ci pensano allora le associazioni presenti sul territorio messinese, ad esprimere il loro dissenso e provare a coinvolgere i cittadini per lottare contro quello che potrebbe essere un vero e proprio delitto ambientale: “Ancora una volta, sulla pelle dei cittadini, esattamente come accaduto con il Ponte sullo Stretto, viene imposto un programma dall’insostenibile impatto ambientale, sociale ed economico. Oggi è necessario avviare la mobilitazione contro la rimilitarizzazione della zona falcata di Messina e per respingere qualsivoglia progetto di speculazione urbanistica in un’area d’importanza storica e di rilevante bellezza paesaggistica che deve essere invece tutelata e bonificata e divenire bene comune della città”.

Condividi