Messina, ore difficili per il Comune. Le proteste si accentuano, i fondi dalla regione sono pochi

StrettoWeb

Sono momenti davvero carichi di tensione quelli che si respirano ormai da giorni a Palazzo Zanca. Il comune di Messina cammina verso il dissesto e le proteste dei lavoratori aumentano di ora in ora. Non solo i dipendenti Atm, che stazionano nella sede del Comune in assemblea permanente,  ma,  come avevamo raccontato ieri, anche gli autocompattatori di Messinambiente si trovano in difficoltà. Questo comporterà indubbiamente delle ricadute sulla raccolta di rifiuti. E’ una catena in cui ogni anello dipende necessariamente dall’altro e, a poco a poco, tutta li città sentirà il peso di questa crisi. Anche le cooperative sociali oggi sono in presidio al comune. E intanto dalla regione arrivano poche speranze. E’ giunto infatti solo un anticipo della somma prevista. Le risorse erogate dalla Regione sono dunque troppo poche per arginare la situazione del Comune di Messina, che, a questo punto, ripone le sue speranze nei fondi statali.
Intanto si è reso necessario l’intervento del 118 per le due dipendenti in sciopero della fame. Altri posti di lavoro sono altamente a rischio. Uno spiraglio sembra aprirsi per i lavoratori della Triscele, che, come annuncia anche la Cgil di Messina, tramite il prefetto Alecci, hanno ottenuto per mercoledì prossimo alle ore 10.30 un incontro con l’azienda.
Domani i segretari di CGIL CISL e UIL, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato, incontreranno il commissario Luigi Croce e successivamente discuteranno per decidere come gestire la situazione di emergenza in cui versa la città.

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