A partire da quello del portiere ci sono dei problemi evidenti: Baiocco sarà anche bravo tra i pali, ma non trasmette affatto sicurezza alla difesa. Ha delle difficoltà estreme nel bloccare il pallone ed è sempre più insicuro nelle uscite.
La difesa è il reparto che sta facendo meglio, ma non è mai coperta da un centrocampo che è ozioso, impreciso ed altezzoso: Rizzo non è affatto un fenomeno, eppure spesso sembra essere convinto di esserlo; Barillà, essendo il centrocampista con maggior qualità, viene caricato di troppe responsabilità, nonostante sia un grande “gregario”; Armellino ed Hetemaj si impegnano e fanno le loro oneste partite, eppure sono quasi additati come colpevoli, quando le cose vanno male a metà campo. I poveri Rizzato e Melara spingono e crossano sulle fasce per un centravanti che non c’è: infatti Comi sta inspiegabilmente fuori; il giovane Fischnaller sta deludendo, dopo un avvio di stagione frizzante; Sarno non viene impegnato con continuità e quando gioca fatica nel trovare la giusta posizione in campo, mentre Ceravolo sente di poter risolvere tutto da solo. Alessio Viola è probabilmente l’ultimo nelle gerarchie offensive di Mister Dionigi, ma non ha nulla in meno rispetto a Ceravolo, che è invece il punto fermo dell’attacco reggino.
È vero, a La Spezia si poteva anche vincere, ma troppe cose non funzionano in maniera evidente ed appare infantile e banale giustificarsi celandosi dietro la sfortuna o cose simili, senza mai assumersi alcuna responsabilità.
Fa un effetto strano ricordare il campionato precedente: la Reggina navigava nella zona playoff eppure le critiche erano severe contro rosa e allenatore. Si spera che Dionigi possa lavorare con calma e possa capire bene cosa non va in questa squadra.
Reggina, è ora di trovare una soluzione: il gioco (ammesso che ci sia) non basta
![](https://www.strettoweb.com/wp-content/uploads/2012/10/Davide+Dionigi+AC+Spezia+v+Reggina+Calcio+eXGksWdcovjl.jpg)
StrettoWeb