Scioglimento Comune Reggio, Arena: “Ci vuole una squadra numerosa e una procedura straordinaria per governare la città”

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Cosa avrebbe potuto fare un sindaco che dopo un mese, finita un’indagine giudiziaria, ha avuto l’indagine del ministero, cosa avrebbe potuto fare un sindaco chiamato a riattivare immediatamente con i tempi che impone la giustizia amministrativa una situazione assolutamente abbandonata delle procedure amministrative riguardanti la gestione delle finanze del comune. Cosa avrebbe dovuto fare un sindaco, un uomo?“. Lo afferma Demetrio Arena nel corso della conferenza stampa indetta sul tema dello scioglimento del comune di Reggio Calabria. “Io non ho potuto creare e utilizzare una squadra. Non me lo consentiva la legge, non potevo assumere dirigenti, non me lo consentiva la situazione dell’ente. L’ho affrontata da solo, prima, poi con l’ausilio del supporto della mia giunta. In questo scenario cosa avrei potuto rimproverarmi di non aver fatto? Da qui – spiega Arenanasceva accanto alla fiducia nelle istituzioni la mia serenita'”. “Ho governato la citta’ per sei mesi, tutto quello che e’ successo nel momento in cui a gennaio e’ stata nominata la commissione d’accesso, non e’ mia amministrazione“, prosegue l’ormai ex sindaco. “Perche’ di fatto – dice ancora – la commissione ha inibito me e l’amministrazione dall’adottare provvedimenti per pensare al futuro della citta’, lo ha di fatto annullato. Ha determinato il crollo dopo un declino per due anni della citta’, e per dodici anni ha vissuto una stagione straordinaria. In quel momento la citta’ e’ caduta, l’istituzione e’ crollata e non ho avuto la possibilita’ – ribadisce Arena – di potermi confrontare con le istituzioni, ero un sindaco di un comune sotto accesso“.
La societa’ reggina tutta e’ contigua alla criminalita’ organizzata. E’ un concetto che ho espresso piu’ volte“. “Ho spiegato che circa vent’anni fa la ‘ndrangheta – continua nel suo discorso l’ex primo cittadino – ha abbandonato la posizione vessatoria nei confronti della societa’ e della classe imprenditoriale, ha smesso di chiedere il pizzo, ha deciso di gestire in prima persona le attivita’ economica della nostra citta’, sono venuti meno gli steccati“. “La ‘ndrangheta – afferma – si e’ shakerata, si e’ scelta professionisti, e’ entrata nel mondo imprenditoriale e nella societa’, nei salotti, nelle associazioni, nei club service. E’ un problema su cui si deve confrontare chi e’ demandato a condurre la battaglia nei confronti della criminalita’ organizzata“.
Ci vuole una squadra numerosa per governare Reggio, non possono essere tre commissari, forse non ne bastano nemmeno dieci” dichiara con convinzione Arena. “E non puo’ essere – aggiunge – una procedura ordinaria, deve essere una procedura straordinaria. Nessuno pensera’ che il commissariamento sara’ un toccasana perche’ dura 18 mesi e poi si vota liberi dalla ‘ndrangheta“. E sull’efficacia del commissariamento Arena riflette: “guardo la storia dei commissariamenti dei paesi ed e’ una storia di continui commissariamenti, e allora se devo fare riferimento al passato dico che purtroppo non immagino possa portare in termini di contrasto alla criminalita’ organizzata degli effetti, forse potra’ servire per commissariare il clima“.

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