Catania, il Forum delle donne del Mediterraneo. Una tre giorni all’insegna dell’imprenditoria al femminile

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Al via a Catania la seconda edizione di “Forum +, Donne d’Impresa del Mediterraneo il turismo come energia di scambio culturale, sociale ed economico”. Le donne d’impresa italiane e del Mediterraneo meridionale si incontrano per tre giorni e si confrontano sui temi del business, dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile.
L’evento è promosso da Confcommercio Imprese per l’Italia, e dalle Camere di Commercio di Catania e Torino, e ad esso prenderanno parte molte imprese italiane e siciliane tutte al femminile. Vi parteciperanno anche imprenditrici e rappresentati della societa’ civile di Paesi del arabi e del Mediterraneo, tra i quali Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Tunisia , Iraq.
Tra i nomi più conosciuti interverranno Emma Bonino, vice presidente del Senato, in prima linea per la realizzazione del meeting in collaborazione con l’associazione “Non c’e’ pace senza giustizia”Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato, e Maria Luisa Coppa, vice presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia.
Obiettivo del forum è quello di sostenere l’espandersi di un’imprenditorialita’ innovativa al femminile, cercando anche di rafforzare il legame tra imprenditrici del mondo arabo e italiane impegnate nel settore del turismo.
Le donne arabe – afferma Emma Boninohanno storicamente dimostrato una forza riformatrice, per molti aspetti rivoluzionaria, sapendo cogliere tutte le opportunita’ possibili per giocare un ruolo chiave nell’evoluzione del proprio paese. Oggi, nei paesi che hanno visto soffiare il vento della Primavera araba, le donne si ritrovano al centro di processi di transizione lunghi e complessi. Occorre quindi – aggiunge la vice presidente del Senato – afferrare tutte le occasioni per insistere sulle liberta’ individuali, sull’uguaglianza, in termini di diritti e doveri, dinanzi alla legge. Per noi della sponda Nord del Mediterraneo – conclude – si tratta di offrire il sostegno e l’esperienza acquisita in decenni di lotta per la liberazione della donna, che resta un obiettivo e un’ambizione che ci accomuna“.

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