La presenza degli avvocati in Cassazione che sostenevano la mancanza di colpevolezza perchè i due avevano deciso di avere rapporti “in un giorno in cui era programmata in televisione la trasmissione di una partita della Nazionale italiana ai Mondiali di calcio, dunque in un contesto in cui avevano maturato la convinzione di non essere visti da alcun passante essendo in una zona periferica e isolata della città”, non è servita a niente. I giudici hanno confermato la condanna spiegando che era irrilevante che ci fosse la partita in quanto alle 19:30, orario in cui è stata vista la coppia, “era ragionevole immaginare un normale passaggio di persone e mezzi tenuto conto che si trattava di una serata di fine giugno” . In aggiunta gli imputati “erano stati notati nel mentre, del tutto nudi, si trovavano nei pressi di una vettura ma fuori dalla stessa a pochi metri dalla strada principale, senza alcun ostacolo come un muro o un albero, che potesse coprire la visuale a chi si fosse trovato a passare”.
Confermata quindi la condanna per la donna, con l’aggiunta di minacce nei confronti dei pubblici ufficiali che lei aveva preso a borsettate, mentre per l’uomo la Cassazione ha chiesto una nuova pronuncia per concedere il beneficio della non menzione e della sospensione condizionale della pena.
