Curiosità: Studiare al pc? Questione di cultura

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L’uso del pc per motivi di studio e’ una questione di ‘cultura’. Dipenderebbe, infatti, dal grado di cultura dei genitori e dal contesto in cui si vive l’associare l’uso delle nuove tecnologie allo studio. E’ quanto emerge da una ricerca sviluppata da Almalaurea con il sostegno della fondazione Obiettivo Lavoro che fa luce sui comportamenti dei quindicenni italiani scolarizzati. “La dotazione digitale generica – si legge nella ricerca- che prescinde dall’utilita’ dei dispositivi per il lavoro scolastico (e fa capo ai seguenti dispositivi: computer fisso, computer portatile, connessione Internet, console per videogiochi, telefono cellulare, riproduttore digitale di musica, stampante e scheda di memoria) nelle case dei giovani under 16 in Italia e’, nel complesso, buona e non mostra ritardi rispetto al contesto internazionale”. “Tuttavia – spiega a Labitalia Giancarlo Gasperoni, curatore del rapporto e docente di Sociologia all’Alma Mater Studiorum Universita’ di Bolognaquesto risultato positivo viene attenuato dalla persistenza di divari territoriali, che vedono relativamente arretrate le regioni meridionali e insulari, e sociali, che vanno a scapito delle ragazze, dei figli di famiglie che vivono in condizioni economiche, sociali e culturali svantaggiate e dei giovani di origine straniera”

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