Furgone travolto da treno a Rossano, Cisl della Calabria: “rete ferroviaria da terzo mondo”

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La Cisl regionale della Calabria e provinciale di Cosenza, in una nota, esprimono il loro cordoglio e la loro solidarieta’ alla famiglie dei 6 cittadini romeni morti nell’incidente avvenuto a Rossano. ”Le vite spezzate – affermano il segretario regionale Paolo Tramonti ed il segretario provinciale di Cosenza, Tonino Russo – di sei lavoratori e lavoratrici agricole, che hanno abbandonato la loro terra per trovare lavoro altrove, per costruire un futuro di dignita’ per le loro famiglie, impongono a tutti una riflessione profonda. La tragedia di Rossano e le immagini dello scontro con l’auto ridotta ad un cumulo di lamiere sono soprattutto il simbolo amaro di uno stato di abbandono di una rete ferroviaria da terzo mondo su cui passano sempre meno treni, solo poche vetturine al giorno a marciare su una rete che non e’ in condizioni di scarsissima sicurezza, in quanto caratterizzata da decine e decine di attraversamenti a raso mal custoditi”. ”E’ impossibile – proseguono – che in un Paese Moderno una Societa’ come Trenitalia nel 2012 possa affidare la gestione di circa 1000 attraversamenti ferroviari a privati, seppur attraverso convenzioni, senza esercitare nessuna azione di verifica e controllo, affidando la sicurezza finanche dei viaggiatori a qualche lucchetto di qualche palizzata costruita alla men peggio. D’altronde questo ci stupisce solo in parte, perche’ quella di Ferrovie dello Stato e di Trenitalia sono scelte penalizzanti per il Sud e la Calabria. L’incidente rappresenta una testimonianza drammatica della necessita’ impellente di impegno condiviso per il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori agricoli stranieri che popolano le nostre campagne”. ”Riteniamo – concludono Tramonti e Russo – che il Governo debba porre al centro della sua azione l’ammodernamento e la messa in sicurezza di una rete ferroviaria, quella ionico-calabrese, da terzo mondo”.

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