Messina, il Tar Sicilia sospende i provvedimenti sul patto di stabilità

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Il Tar della Sicilia, sezione di Catania, ha accolto il ricorso del comune di Messina e ha disposto la sospensione dei provvedimenti che erano stati già impugnati davanti alla Corte costituzionale sul patto di stabilita’, in particolare l’art. 37 del decreto legislativo 118 del 2011 su ‘‘disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”. Nell’ordinanza i giudici amministrativi fanno notare che la norma ”di cui si contesta l’applicazione”, ”risulta gia’ oggetto di impugnazione da parte di varie Regioni a statuto speciale (tra cui anche la Regione Sicilia) davanti alla stessa Corte costituzionale che esaminera’ la questione all’udienza del 26 marzo 2013”. ”Accogliamo positivamente l’ordinanza”, afferma il segretario generale dell’Anci, Angelo Rughetti, secondo cui la sospensiva permettera’ di ”evitare, almeno per il 2011, l’applicazione del patto di stabilita’. ”Secondo la Consulta – aggiunge Rughetti – l’applicazione del patto per le Regioni autonome puo’ avvenire solo dopo un accordo raggiunto all’interno della Conferenza Stato-Regioni”. ”Siamo in contatto con il presidente di Anci Sicilia, Giacomo Scala e con lui – conclude – restiamo in attesa del pronunciamento in merito anche del Tar del Lazio, che dovrebbe arrivare in questi giorni. Una risposta positiva significherebbe, infatti, per tanti Comuni evitare il dissesto e recuperare risorse fondamentali per il buon funzionamento della cosa pubblica e per la prosecuzione dei contratti ai precari”.

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