“Un accordo elettorale politico mafioso” sarebbe partito dal Comune di Rende per interessare anche le elezioni provinciali a Cosenza, nel 2009. Lo ipotizza il pm Pierpaolo Bruni che ha condotto le indagini sfociate questa mattina nell’arresto di due consiglieri provinciali cosentini e del presunto boss di Rende, Di Puppo. Secondo il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Umberto Bernaudo, 62 anni, ex sindaco di Rende (Cs), e Pietro Paolo Ruffo, 63 anni, ex assessore comunale ai lavori pubblici, entrambi consiglieri provinciali, avrebbero favorito il presunto boss Michele Di Puppo, 48 anni, ritenuto esponente di primo piano della potente cosca Lanzino di Cosenza. In sede di valutazione da parte del gip di Catanzaro, Livio Sabatini, e’ stata comunque esclusa l’aggravante delle modalita’ mafiose, richiesta dal pm. I due amministratori, entrambi del Pd, sono accusati di corruzione e corruzione elettorale.