Serie D, Messina: domani scontro al vertice con la Gelbison. Catalano: “gara fondamentale per lanciare un segnale alle avversarie”

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Primo vero scontro al vertice per il Messina. Domani al Vallo della Lucania i giallorossi affronteranno la Gelbison, vera rivelazione del campionato che per ben tre settimane è rimasta in testa alla classifica. Adesso in vetta c’è il Messina, che si presenterà allo stadio Giovanni Morra con la pretesa di dare continuità al buon lavoro svolto fin ora. Catalano dovrà fare a meno del centrale difensivo Chiavaro, e dell’esterno tutto mancino Peppe Quintoni (tra i migliori in campo nelle ultime due gare), mentre i campani non sono riusciti a recuperare il bomber Alessio Galantucci; uno degli uomini di maggiore esperienza, e autore finora di 4 reti. Dall’infortunio di Galantucci la Gelbison ha praticamente perso tutta la sua incisività sotto porta.

Il tecnico giallorosso schiererà il consueto 4-4-2 con Cucinotta centrale, al posto dell’infortunato Chiavaro. Il dubbio da sciogliere riguarda la sostituzione sulla corsia di sinistra di Quintoni, per la quale si giocheranno un posto da titolare Cocuzza, Leon e Costa Ferreira.

Nella consueta conferenza pre-gara il mister Gaetano Catalano, ha espresso le sue impressioni: “Domani affronteremo una squadra tosta, ben organizzata che ha subito meno di noi e ciò determina un discreto equilibrio nel loro gioco. Affronteremo chi fino alla settimana scorsa era in vetta alla classifica e per questo non sarà facile, vorranno riprendersi la prima posizione. Manderò in campo un 4-4-2 che all’occorrenza potrà mutare in un 4-2-3-1, questo è lo schema che ci ha dato più equilibrio. Purtroppo né Chiavaro e né Quintoni saranno della partita, i due giocatori non hanno ancora recuperato dai rispettivi acciacchi. Leon sta bene,è un giocatore dalle ottime caratteristiche che può farci fare il cosiddetto salto di qualità, ma solo domani valuterò chi mandare in campo. Anche se il campionato è ancora lungo, domani credo che sarà una partita fondamentale sia per mandare un segnale importante alle avversarie, e sia per dare continuità a quanto di buono fatto fin qui”.

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