Teatro V. Emanuele, gaffe di Panarello (Pd): “il 20% per gli orchestrali non esiste”. Invece è legge e non è applicata

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Filippo Panarello, appena eletto all’Assemblea Regionale Siciliana nelle liste del Partito Democratico, ha commesso venerdì sera, nel corso della trasmissione di TCF “Malalingua”, una brutta gaffe. Panarello infatti ha sostenuto con convinzione che quanto richiesto dagli orchestrali del Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, ovvero lo stanziamento del 20% dei contributi regionali per stabilizzare la stessa orchestra, non fosse legittimo. Per il deputato regionale la legge che permette di regolarizzare i lavoratori, togliendoli dalla condizione di precari per passare a un contratto a tempo indeterminato, semplicemente non esiste.

Un grave errore però, perché la legge esiste eccome. Si tratta infatti della numero 17/2004, “Disposizioni programmatiche e finanziarie per l’anno 2005”, nella quale, all’art. 127 “Abrogazioni e modifiche di norme”, si legge al punto 63:

“L’articolo 136 della legge regionale 24 gennaio 2003, n. 4, è così sostituito: Art. 136 – Orchestra Teatro Vittorio Emanuele di Messina – 1. Una quota del 20 per cento del contributo in favore dell’Ente autonomo regionale teatro di Messina è destinata, a decorrere dall’esercizio finanziario 2005, alla stabilizzazione dell’orchestra del teatro Vittorio Emanuele di Messina.”

La stessa è stata ripresa in un decreto amministrativo del luglio 2012, nel quale l’allora assessore regionale del turismo, sport e spettacolo, Daniele Tranchida, la cita quale una delle motivazioni che hanno portato al conferimento di ulteriori disposizioni per il commissario dell’E.A.R., Pietro Di Miceli. Inoltre, nella lista dei contributi ad enti e associazioni stilata dalla Regione Siciliana per il 2012, i 5,6 milioni di euro destinati al “Vittorio Emanuele” sono così specificati:

“Contributo per l’attività e la programmazione delle stagioni teatrali dell’Ente Autonomo Regionale “Teatro di Messina”, per la gestione della struttura teatrale nonché per la stabilizzazione dell’orchestra del Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina

Della situazione ne avevamo parlato qualche settimana fa col professore d’orchestra Giampiero Cannata. In un’intervista (per rileggerla clicca qui) ci aveva rivelato che il massimo del contributo per gli orchestrali è stato, in una passata stagione, del 10%. Lo stesso Cannata era presente al programma televisivo, e si è trovato assolutamente spiazzato dalle dichiarazioni di Panarello.

E’ incredibile che questo signore non sappia nulla di noi – afferma Cannata –, e dovrebbe essere pure un deputato di riferimento per il nostro sindacato, la CGIL. E tutto ciò è assurdo, è un paradosso. Noi ci attendiamo una pubblica dichiarazione di Panarello, e che in questa ammetta l’errore. Perché tra l’altro queste affermazioni mettono in dubbio i rapporti tra sindacato e politici. Siamo molto delusi da questa situazione.

Noi speriamo di avere almeno una replica – continua Cannata –, perché molti di noi, iscritti alla CGIL, hanno anche magari votato Panarello. In quel momento, quando ho sentito quelle parole, mi è sembrato di vivere una situazione surreale. Mai mi sarei aspettato di venire attaccato da un deputato che dovrebbe stare dalla nostra parte. Speriamo che in una nuova trasmissione sull’argomento verremo invitati nuovamente, così da poter presentare la documentazione che dimostra le nostre legittime richieste, e che purtroppo quella sera non avevamo.

Tra l’altro il deputato si è confuso tra fondi regionali e fondi statali, ed è lo statuto del Teatro che incide sui fondi FUS statali e non diversamente – conclude l’orchestrale -. Solo per rispetto verso il nostro segretario CGIL Pippo Di Guardo non abbiamo tolto le deleghe al sindacato, altrimenti le avremmo ritirate. Ci sentiamo traditi.

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