Barcellona Pozzo di Gotto: la Corte d’Appello conferma le condanne per la morte della giovane Miriam Bucolo

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I giudici della Corte d’Appello di Messina hanno confermato quasi totalmente la condanna di primo grado nei confronti di un medico e di una anestesista coinvolti nell’inchiesta sulla morte di Miriam Bucolo, la bambina di 12 anni deceduta il 21 settembre 2005 all’Ospedale Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto, dopo essere stata operata di appendicite. La Corte d’Assise d’Appello ha confermato con pena sospesa la condanna ad 1 anno e 4 mesi per il medico Giuseppe Idotta, ex primario di chirurgia, e ad un anno per l’anestesista Rosella Gentile. I giudici hanno invece assolto Nunziata Petrelli, l’aiuto medico. Negato invece il risarcimento dei danni nei confronti dell’Asp e annullata l’interdizione della professione medica per entrambe gli imputati. Idotta e la Gentile, secondo l’accusa, sarebbero stati negligenti nell’eseguire l’intervento, non avendo valutato con attenzione tutti gli esami di laboratorio che mettevano in  evidenza un insufficiente coagulazione del sangue e perché, subito dopo il primo intervento, nel corso del quale si generò un ematoma all’altezza dell’arteria ovarica, ritardarono, causa ulteriori accertamenti, l’operazione con il metodo tradizionale. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Armando Veneto, Giuseppe Amendolia e Pinuccio Calabrò.

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