Barcellona Pozzo di Gotto: sempre più giovani, donne e anziani pronti a rovistare nella spazzatura alla ricerca di cibo

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A Barcellona Pozzo di Gotto, località in provincia di Messina, capita spesso di incontrare persone, in vari momenti della giornata, rovistare all’interno dei bidoni della spazzatura, alla ricerca di ciò che altri hanno buttato via, forse qualcosa di commestibile. C’è chi ancora riesce a fare un minimo di spesa e mettere in tavola qualcosa da mangiare almeno una volta al giorno, ma altri invece “la spesa” la possono fare solo nei cassonetti dei rifiuti, non avendo nemmeno un centesimo di euro in tasca. A Barcellona Pozzo di Gotto non è difficile sorprendere giovani, donne e pensionati disoccupati, a rovistare nella spazzatura. Pensano di passare inosservati, ma non è cosi. Molti li vedono e fanno finta di niente. Questi soggetti sono la fascia più debole della popolazione, e non hanno voce, dimenticati da tutti. Dalle istituzioni, dalla politica, dai sindacati, e quel che è peggio, dai loro stessi concittadini. Una povertà schiva, portata avanti con grande dignità. Povertà non riconducibile solo alla mancanza di reddito, alla precarietà e all’indigenza, ma proviene anche dal funzionamento delle istituzioni per la loro incapacità di impedire che tali soggetti possano trovarsi privi di una rete di protezione. Tali fenomeni di povertà, di sofferenze umane rattristano chi ha una sensibilità cristiana ed è impotente a lenire le sofferenze dei tanti disagiati condannati a vivere siffatte situazioni. La sensibilità umana è ancora più turbata quando, a cercare nei cassonetti sono i ragazzini accompagnati, il più delle volte, da un adulto con salute malferma. Per una società che si dice civile, questa è la vera UMILIAZIONE!

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