Igea Virtus al secondo posto in classifica: qual è finora la cosa che più di tutte ti ha soddisfatto?
“La cosa che finora mi ha maggiormente soddisfatto è la forza e la compattezza di un gruppo che riesce ad adattarsi a tutte le situazioni ed a capitalizzare il lavoro svolto in maniera dettagliata sotto la guida di mister Ferrara. E poi c’è la tranquillità che la società, Presidente Grasso in testa, riesce a trasmettere a tutto l’ambiente. Credo sia questo, al di là della posizione in classifica, il traguardo più bello: avere raggiunto un equilibrio in campo e fuori che ci permette di fare bene”.
Che cosa significa essere di Spadafora e giocare contro la squadra della propria città?
“Significa intanto che ci sono tre punti in palio e mi farebbe piacere che ad aggiudicarseli fosse la squadra che rappresento. Ma significherà pensare per tutta la partita a mio padre. Non potrà essere presente fisicamente, ma ci sarà con il cuore. E so che, nonostante il suo grande amore per Spadafora e per la Spadaforese, farà orgogliosamente il tifo per suo figlio. Significa pensare ad un passato che non puoi cancellare e che ti porti dentro inevitabilmente”.
Il derby è una partita sentita. Credi che quella contro la squadra di Miceli sia la partita più importante della stagione?
“Credo che Felice stia facendo un ottimo lavoro, insieme alla società della Spadaforese. Hanno allestito una squadra veramente competitiva, come Spadafora sportiva merita. E poi hanno degli juniores davvero molto bravi. Alcuni di loro me li ricordo bambini ed oggi sono dei bravissimi calciatori. Credo che sarà una bella partita, combattuta ed equilibrata. Ma non credo sia la più importante della stagione. Se entrambe le formazioni continueranno a sprintare come stanno facendo, sul finale di campionato, ci saranno partite che conteranno di più per la classifica”.
Come si presenta l’Igea Virtus a questa partita?
“L’Igea Virtus a questa partita si presenterà carica come sempre. Siamo un gruppo meraviglioso che lavora con grande spirito di sacrificio e la consapevolezza di dover onorare una maglia gloriosa che merita il massimo dell’impegno. I ragazzi in campo daranno tutti il 100% e forse anche di più. Mister Ferrara sta tenendo alta la concentrazione ed anche noi dirigenti stiamo cercando di fare lo stesso. Tutti con l’orgoglio e la consapevolezza di fare parte di una Società il cui nome deve renderci fieri ed onorati di rappresentarla”.
Ci potresti far rivivere, in breve, i momenti della tua vita da tifoso della Spadaforese?
“Incancellabile è il 9 maggio del 1999 che segnò la promozione in Eccellenza dopo una vittoria contro la Stefanese al “Farsaci”. Decise un gol di Piero Russo al 36′. E indimenticabile anche il play out l’anno successivo con gara secca sul neutro di Taormina contro il Viagrande. Tindaro Giunta parò un rigore a Donzuso e la Spadaforese fu salva. Se comincio ad aprire lo scrigno dei ricordi, però, non ci fermiamo più… Quello più bello rimarrà sempre l’immagine di mio padre che mi porta mano nella mano a vedere le partite”.
Grande determinazione quindi in casa Igea Virtus, tra voglia di conferme, ricordi del passato e presente, non mancheranno di certo spettacolo ed emozioni, con la speranza di contare sugli spalti dello stadio d’Alcontres in un numero discreto di presenze.