Messina: dissesto finanziario alle porte. Croce spera nell’impegno di Crocetta, ma il tempo stringe

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Siamo a -9, e questa volta il calendario Maya non c’entra nulla. Il Comune di Messina ha solo 9 giorni di tempo (scadenza 31 dicembre 2012) per consegnare il bilancio previsionale alla Corte dei Conti, ed evitare il dissesto finanziario, ma i conti non tornano.

Nella conferenza stampa di ieri pomeriggio a Palazzo Zanca, per i consueti auguri di Natale, il commissario straordinario Luigi Croce ha detto: “i miracoli sono ancora possibili, dobbiamo crederci”, riferendosi ovviamente alla frenetica corsa contro il tempo per revisionare e firmare il bilancio previsionale. Inoltre i 40 milioni di euro previsti dalla Regione potrebbero non arrivare in tempo, e si avvicina sempre di più la resa dei conti, quei conti che al Comune di Messina sembrano proprio non quadrare. “Stiamo lavorando, abbiamo ancora un piccolo margine per trovare una soluzione” continua Luigi Croce, lasciando uno spiraglio per una possibile risoluzione all’ultimo minuto, ma senza incalzare falsi entusiasmi. Da solo, non può farcela ed ecco che si spera in una chiamata da Palermo che possa ribaltare la situazione negli ultimi giorni. Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, aveva promesso di concedere al Comune di Messina 40 milioni di euro per poterla salvare dal dissesto finanziario, e alla luce dei fatti, sembra che solo questa concessione possa salvare le sorti della città dello stretto.

Il commissario Croce, ripone le sue speranze fino all’ultimo momento: “40 milioni di euro o meno, l’importante è che queste somme arrivino. Crocetta vuol salvare Messina, e su questo non ci sono dubbi”. Intanto il governatore Crocetta fa sapere che da stasera incontrerà l’assessore regionale al Bilancio e all’Economia Luca Bianchi per preparare una legge salva-dissesto dei Comuni che in questo momento riguarda proprio Messina (vedi articolo qui). “Se il comune va in default e crolla, crolla anche la Sicilia – dichiara Crocettae non ce lo possiamo permettere. Lavoreremo anche di domenica, perchè non ci possiamo permettere il crollo di Messina.

Le dichiarazioni di Crocetta danno un filo di speranza in più per scampare il default, ma sarà comunque una corsa contro il tempo, e senza cadere nel qualunquismo, possiamo dire che la fretta anche in questi casi può essere una cattiva consigliera. Incrociamo le dita.

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