Barcellona Pozzo di Gotto, oggi al PalAlberti i giovani hanno commemorato Beppe Alfano. Tanti gli ospiti illustri presenti

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A vent’anni dall’omicidio di Beppe Alfano, il coraggioso giornalista assassinato dalla mafia,  oggi a Barcellona Pozzo di Gotto, località in provincia di Messina, è andato in scena il giorno della memoria. Le manifestazioni in ricordo del giornalista sono iniziate ieri, una giornata intensa di dibattiti al PalaCultura “Bartolo Cattafi. Questa mattina al PalAlberti è andato in scena un momento di confronto tra i giovani e rappresentanti della magistratura e delle istituzioni ma anche testimoni di giustizia e familiari vittime della mafia. “La mafia odia la cultura: legalità e scuola per un futuro migliore“, questo lo slogan usato per la manifestazione.
All’incontro era presente la famiglia Alfano, con la figlia Sonia, Presidente della Commissione Antimafia Europea, vera promotrice della manifestazione, Maria Teresa Collica, sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Nelli Scilabra, Assessore regionale alla Formazione, Don Luigi Ciotti, Salvatore Vella, Sostituto Procuratore di Agrigento, Giovanbattista Tona, Giudice della Corte d’Appello di Caltanissetta, Sabrina, Azzurra, Veronica, Vanessa e Selene, le ragazze sopravvissute all’attentato della scuola di Brindisi, Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo, i testimoni di giustizia Piera Aiello  e Giuseppe Carini, i genitori del poliziotto Nino Agostino, ucciso nel 1995 e tante autorità locali e regionali. La manifestazione è stata condotta da Stefania Petyx,  inviata di Striscia la Notizia e Pif, regista e autore.
Nel complesso, comunque, i veri protagonisti sono stati i giovani. Numerosi provenienti da Barcellona Pozzo di Gotto che, nonostante qualche preside non abbia dato loro l’autorizzazione, si sono presentati ugualmente alla manifestazione. Segno che i giovani di Barcellona Pozzo di Gotto non dimenticano le tante vittime uccise dalla mafia. Pulman organizzati sono arrivati anche da Palermo. Don Luigi Ciotti, prete in prima linea per la lotta alla mafia, durante il suo discorso, ha rivolto un pensiero ai giovani barcellonesi, esortandoli ad assumersi le loro responsabilità. “Per dire no alla mafia dobbiamo passare dal no al noi ed assumerci la responsabilità di far nascere dalla protesta la proposta. Dobbiamo impegnarci tutti per cambiare quello che non va. E’ necessario, inoltre, essere consapevoli che il problema più grave non è chi fa male, ma quanti guardano e lasciano fare il male. Dobbiamo smettere di dire che le mafie sono il problema, il problema è ciò che le rende forti, il problema siamo noi. Le mafie sono forti, perchè trovano alleanze, complicità ed interessi. Impegniamoci tutti di più e non dimentichiamo che il motore è la speranza e la nostra bussola deve essere la giustizia”. Tra le altre testimonianze, particolarmente sentita è stata anche quella di Rita Borsellino, che ha invitato tutti a lottare per la giustizia, senza avere timori. “E’ normale che ci possa essere paura, ma si deve trovare il coraggio per affrontarla e viverla. Oggi è un giorno importante per questa città che ha voglia di emergere, i giovani sono la speranza di questa città. Loro devono pretendere giustizia ed essere in prima linea ad agire e combattere per essa”.

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