Il problema fondamentale che affligge il Teatro è la mancanza di fondi regionali, vitali per garantire la sopravvivenza dell’Ente. Con i fondi sempre più decurtati, la direzione del Teatro afferma di non poter più programmare spettacoli come negli anni passati. Manca inoltre, al contrario di realtà come Palermo e Catania, quella stabilizzazione di diritto decretata nel 2005 dalla Regione, che ha stabilito che il 20% del contributo dev’essere utilizzato proprio a tale scopo. La protesta di oggi vuole essere un modo per non far abbassare la guardia alle istituzioni, e per tentare un’ennesima volta di ottenere risposte, che però tardano ancora ad arrivare. Oltre ovviamente che dai rappresentati sindacali, l’occupazione è stata attivamente appoggiata anche da una delegazione di ragazzi del Teatro Pinelli, con i quali le maestranze del “Vittorio Emanuele” hanno stretto da subito un rapporto di reciproca solidarietà.
Messina: nuova protesta al “Vittorio Emanuele”, i lavoratori occupano gli uffici della direzione
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