Messina: tantissimi cittadini hanno partecipato al corteo “Occupywaterfront, riprendiamoci i beni comuni”, le foto

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“Ci sono leggi che nascono dal diritto vivo, figlio delle lotte, del volere della collettività”. Sono queste le prime righe che si scorgono tra il volantini distribuiti durante la manifestazione di oggi pomeriggio. Gli occupanti del Teatro Pinelli (ex Teatro in Fiera), i lavoratori dell’ex Triscele, gli orchestrali del Teatro Vittorio Emanuele, studenti e centinaia di cittadini si sono dati appuntamento alle 16.00 a piazza Cairoli per dare vita al corteo “#OccupyWaterfront”.

Il corteo, partito da piazza Cairoli, ha attraversato le vie del centro cittadino passando per via Tommaso Cannizzaro, e via Cesare Battisti. Circa 500 i partecipanti e tantissimi curiosi che vedendo sfilare il gruppo di manifestanti, si sono soffermati ad ascoltare i numerosi interventi, amplificati dall’impianto installato su un camion che precedeva il corteo.

Il messaggio dei manifestati – “non vogliamo lasciare il Pinelli” – viene lanciato direttamente alla classe dirigente messinese, che da anni ha fatto si che la cittadella fieristica sia un luogo abbandonato al proprio destino. “Da un mese abbiamo un Teatro nuovo – dichiarano gli occupanti del Pinelli – vogliono ridurre la portata delle nostre domande irriverenti e delle nostre risposte concrete ad una questione di ordine pubblico”. La loro è una presa di posizione piuttosto decisa “di qui non ci muoviamo”, e forti delle simpatie di buona parte della cittadinanza, ma soprattutto di diversi artisti quali: Roy Paci, Nino Frassica, e in ultimo Camilleri, che proprio 2 giorni fa ha inviato ai ragazzi del Pinelli una lettera aperta, ricordando con affetto il Teatro che lui stesso inaugurò (vedi articolo correlato).

Per i manifestanti non si tratta solo della vicenda del Teatro in Fiera, o dell’area fieristica. E’ un messaggio di “contagio”, che vuole abbracciare e coinvolgere tutte quelle realtà socio-economiche messinesi, che oggi come in passato, hanno subito ingiustizie e soprusi a causa del malgoverno cittadino. L’Atm, MessinAmbiente, la Triscele, la Sicilia Limoni, i cantieri Rodriguez, Casa Serena e i Servizi Sociali, il Teatro Vittorio Emanuele, non sono un patrimonio politico ma bensì un patrimonio di tutta la cittadinanza. Essere presenti e partecipativi nella vita cittadina, mettere sul campo le proprie idee per divenire padroni di un futuro migliore, è questa l’idea lanciata in questa manifestazione; “Messina ha bisogno di spazi per la cultura e di creatività, gestiti da nuove istituzioni politiche in cui i cittadini sono i protagonisti”.

Le foto del corteo.

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