”Senza Ponte siamo fuori dalla competizione, dai mercati e dall’Europa. Ritengo non ci possa essere una sola motivazione valida per dire ‘no’ ad un opera che ha ottenuto il via libera dai massimi organismi statali: Consiglio superiore dei lavori pubblici, Anas, Ferrovie dello Stato, Cipe” commenta il deputato messinese del Pdl, Nino Germana’. ”Dopo aver bandito una gara internazionale, oltre a perdere di credibilita’ – continua il parlamentare – nel caso di rescissione di contratto pagheremmo una penale di un miliardo di euro, a fronte di due miliardi di investimento. Inoltre, per quanto riguarda la logistica integrata, mentre gli altri stati a noi vicini si stanno organizzando con il progetto Ferrmed per attrarre i flussi di merci che entrano dal canale di Suez e che porterebbero ricchezza e lavoro, noi resteremmo indietro – conclude -, ma ci consoleremo col fatto che gli uccelli migratori e i delfini non avranno cambiato le loro rotte’‘.
Ma, nonostante le tante polemiche innescate oggi, la mozione è stata approvata.