Scilla, fiume Scirò: allarme frana

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Il maltempo delle ultime settimane che ha visto interessata la provincia reggina ha provocato numerosi danni all’agricoltura e alla viabilità. In questo contesto, desta particolare attenzione il territorio scillese e il torrente Scirò. La zona è stata già caratterizzata da una frana,avvenuta a più riprese negli scorsi anni, causata (nello scorso luglio) dalla rottura di una condotta dell’acquedotto comunale, in una zona già ad alta emergenza idrogeologica.La frana ha provocato il deflusso di fanghiglia da monte verso la fiumara Scirò, la quale riempendosi di fango stava per rompere gli argini.Tra l’altro il fango dal vallone Scirò continua a riversarsi nelle acque marine provocando un chiaro inquinamento ambientale. Negli ultimi cedimenti, il movimento franoso è giunto fino a circa un chilometro dalla linea ferroviaria e dalla Statale 18 in località Favazzina ed è a ridosso dei lavori per il nuovo tracciato autostradale dove, oltre ai nuovi piloni del costruendo viadotto Scirò, si sta procedendo anche alla perforazione dell’imbocco della nuova galleria. Nel movimento franoso di luglio, il sindaco di Scilla ha emesso un’ordinanza che vietava ai cittadini di avvicinarsi all’area interessata, per timore di ulteriori smottamenti che di fatto ci sono di continuo.Con una raccolta di firme i proprietari dei terreni limitrofi alla frana e alla fiumara hanno denunciato di recente l’impossibilità di raggiungere e, quindi, di coltivare le proprie terre. Danni su danni rischia di provocare il torrente fangoso, che con un intervento di ripulitura e manutenzione potrebbero essere rapidamente sventati.Sarebbe importante intervenire immediatamente al fine di fermare questo “stillicidio”.

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